ASSOCIAZIONE CLM CONTRO LE MAFIE E ARCES VIADANA ODV .
Sulla trasmissione televisiva “Aemilia 22’” su Rai Due, riteniamo che i fatti vadano raccontati. Noi meridionali siamo i primi a fare il mea culpa, ma abbiamo acquisito consapevolezza e determinazione, e come associazione antimafia abbiamo preso le distanze dalle malefatte dei mafiosi, cosi come ha fatto anche Cutro e Isola di Capo Rizzuto oneste con manifestazioni di piazza.
Noi riteniamo anche di essere cittadinanza attiva contro la sub cultura mafiosa, cioè contro il conformismo colpevole, contro la corruzione e l’illegalità, e abbiamo dimostrate con manifestazioni di piazza, più volte e pubblicamente contro tali fenomeni, anche attraverso manifestazioni rivolte ai giovani, di promozione della cultura della legalità. Crediamo che associazioni come la nostre che offrono disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni a tutti i livelli territoriali e istituzionali, debbano trovare la disponibilità collaborativa delle istituzioni, visto che sono loro a chiedere la partecipazione attiva dei cittadini.
Dopo decenni di sottovalutazione generale del fenomeno mafioso, riteniamo che oltre la narrazione dei fatti vada ricostruita fiducia fra cittadini e loro associazioni con le istituzioni.
Crediamo anche che vada difesa la dignità dei cittadini che non vogliono essere confusi con le mafie, infatti non ci risulta che qualche giornalista abbia mai detto che tutti i calabresi siano mafiosi.
Infine condividiamo l’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha affermato: LE ISTITUZIONI HANNO IL DOVERE DI COLLABORARE FRA DI LORO, per il bene della comunità, e per la piena attuazione della costituzione.