Una storia di integrazione sociale e di volontariato, più che sportiva.

A Viadana, comune che per primo nel comprensorio ha vissuto periodi di grande immigrazione dal Sud Italia e dai paesi stranieri, grazie all’operato dell’Associazione Ricreativa Culturale e Sportiva (Arces) ha avviato dal 2007 un percorso di progressiva integrazione dei meridionali e degli immigrati dall’estero.

Un lavoro endemico, riconosciuto ed apprezzato anche a livello nazionale – come dimostrano i riconoscimenti di merito ricevuti anche dal Presidente della Repubblica -, che ora si cristallizza nella creazione di una squadra di calcio completamente formata da ragazzi legati al volontariato e alle attività dell’Arces.

Un mix di nativi viadanesi, alcuni di loro con origini meridionali o straniere, che dalla giovane età sono impegnati in attività socialmente utili, come: il banco alimentari (con oltre 100 famiglie assistite mensilmente), le attività di solidarietà e ricreative rivolte agli anziani (anche nei periodi di feste) e ai bambini, le iniziative culturali (volte ad avvicinare i cittadini alle istituzioni) e tanto altro.

“Con questa iniziativa sportiva l’associazione  abbraccia tutta la complessità della realtà sociale sia del nostro territorio che nazionale”: spiega il presidente di Arces, Giuseppe Guarino. I ragazzi coinvolti nella squadra, che da settembre verrà iscritta al campionato Csi e nel frattempo si allenerà in oratorio e parteciperà a vari tornei, dimostrano “giorno per giorno la professionalità di essere volontari, con impegno, serietà, sacrificio e umiltà”.

“Giovani che rimangono spesso isolati dall’egoismo degli adulti – precisa Guarino –, abbandonati al loro destino, in devianze preconfezionate. Hanno il bisogno di essere guidati, accolti, invitati a esprimere le proprie idee  e  soprattutto ascoltati con la messa a disposizioni di strutture e di ambienti sani e sicuri che la società civile ha il dovere di offrire anche gratuitamente”.

L’associazione, sempre aperta al dialogo e al confronto, lancia anche un appello alle istituzioni ed al comune di Viadana: “Chiediamo che il volontariato, talvolta impegnato laddove non arriva lo Stato, sia più valorizzato e incentivato, a maggior ragione adesso che vi è un’emergenza sociale, non solo economica ma anche di valori”.

Alla presentazione della squadra, nel weekend, erano presenti l’assessore allo Sport del comune di Viadana, Nicola Federici, i consiglieri comunali Cristian Manfredi, Paolo Zanazzi, Simonetta Gialdi, Rosario Villirillo, la Presidente della Consulta del volontariato di Viadana Marilena Flisi oltre ai genitori e simpatizzanti.

Assente giustificato uno degli ideatore dell’iniziativa, il co-fondatore e consigliere Giovanni Frijio, costretto in ospedale: a lui è stato riservato un augurio di pronta guarigione.

Wm-f.lotito