ARCES VIADANA, il grazie da Sumy e il grande orgoglio dei volontari

Iniziativa (altra cosa che il presidente ci tiene a rimarcare) che non rallenta l'impegno nel viadanese. "Noi non abbiamo mai avuto nessun tipo di pregiudizio perché la povertà non ha colore. Continuiamo e continueremo il nostro impegno con i pacchi alimentari a favore delle famiglie del nostro territorio"

Bastano una foto e due piccolissimi ricordi a rinvigorire l’orgoglio dell’appartenenza? Se è quella dell’arrivo a destinazione degli aiuti umanitari inviati nella sperduta Symy e giunti a destinazione la risposta è sì. Ieri il presidente di ARCES Giuseppe Guarino – una sorta di paria per la pubblica amministrazione viadanese – ha postato sul web il grazie giunto dalla città al confine tra Ucraina e Russia scritto su uno degli scatoloni partiti da Viadana, giunti al confine (grazie all’impegno della comunita ucraina di Parma) e poi ripartiti in un lungo viaggio non privo di rischi che ha attraversato zone ai margini, ma non solo, dei teatri di guerra di questi giorni. “Viadana – Symy. Grazie. Abbiamo davvero bisogno del tuo aiuto”. Poche parole. Tanto, tantissimo orgoglio. “Questo è per noi il grazie più grande” è il pensiero del presidente sotto due piccoli oggetti fattigli arrivare, per dirgli grazie, da Sumy.

Si va avanti. Con l’appoggio della gente comune. Quella che tutti i giorni incontri per strada. Quella che ti porta quattro cose nel sacchetto della busta della spesa e sono tanto di quello che possono dare. Quella che non ha ruoli, e non ha nome. Non ha bandiere e neppure pregiudizi. Si fida e basta. Perché il volontariato – quando è serio e dà prova nel corso degli anni di tutto quello che sa e può fare – non ha realtà di serie A e di serie B, non ha esclusi a prescindere. Ha solo braccia rivolte verso l’altro, testa per pensare e cuore da mettere in campo sempre.

Sembrava una missione impossibile quella di Sumy, ma forse lo era solo per chi non conosceva i luoghi, il paese. Gli aiuti sono giunti a destinazione. Così, come promesso. I grandi progetti hanno bisogno di temerari. E in questo caso i temerari ci sono stati. A Viadana, come a Parma, come in territorio ucraino. E intanto prosegue speditamente la terza raccolta. Questa volta vengono raccolti, nella sede di ARCES, prodotti per automedicazione, pannolini per adulti e per infanzia e cibi a lunga conservazione. Partiranno, ancora non si sa per dove, ma la prossima meta sarà resa pubblica nei prossimi giorni appena saranno definiti tutti i passaggi.

Su questo versante c’è da registrare anche qualcuno che, al di là del pensiero dell’Amministrazione, tra le pubbliche associazioni rinnova la propria fiducia nei confronti di ARCES. “L’altra faccia della medaglia Viadanese – spiega Guarino – un’altra Associazione importante come l’AVULSS di Viadana si è premurata di donare 500 euro per venire incontro e collaborare con noi, senza guardare al colore della divisa ma uniti da unico cuore e spirito di fratellanza per il bene della comunità. Per questo a nome anche dei volontari, desidero ringraziare la Presidente di ALVUSS Altea Quarti e le sue volontarie per il bel gesto. Ma desidero anche ringraziare tutti i cittadini che nel proprio piccolo stanno contribuendo con elargizioni in denaro, e con raccolta umanitaria di viveri, sanitari, igienici, nonostante la situazione critica generale di aumento della povertà in Italia, a questa iniziativa“.

Iniziativa (altra cosa che il presidente ci tiene a rimarcare) che non rallenta l’impegno nel viadanese. “Noi non abbiamo mai avuto nessun tipo di pregiudizio perché la povertà non ha colore. Continuiamo e continueremo il nostro impegno con i pacchi alimentari a favore delle famiglie del nostro territorio“.

Un ultimo appunto è per un contributo ottenuto grazie a un bando e non ancora incassato. “Abbiamo vinto un bando comunale, e ci verrebbero 1178 euro che peraltro abbiamo già speso in periodo di pandemia. Sono soldi tutt’ora e nonostante l’approvazione del bilancio, non liquidati e vorremmo capire il perché. Noi ci autofinanziamo, spesso mettendocene del nostro come volontari, per fare cose che potrebbero fare le amministrazioni. Chiediamo che ci vengano saldati e, lo diciamo da subito, sono soldi che ci serviranno per portare avanti le iniziative in corso e quelle future“.

Wm-f.lotito